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Non è mai bello essere sorpresi mentre si spia dentro una casa, magari da qualcuno che si affaccia proprio dalla finestra lasciata aperta per far entrare un po' d'aria, e lo sguardo. Ma è una strana attrazione che mi manovra come burattino e che mi rende lo sguardo immobile, fisso. Intanto la mente si muove, ovunque.
Ed è con ovvio voyeurismo che Todd Selby scatta i suoi ritratti all'interno delle mura domestiche o del luogo di lavoro. Ed io li guardo, per ore intere, con altrettanto ovvio voyeurismo.
M.Q.
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